1.o 389.

REGIO DECRETO con cui è destinato presso il Consolato di Malta un Vice-Console di prima categoria.

22 dicembre 1861

VITTORIO EMANUELE II

PER GRAZIA DI DIO E PER VOLONTÀ DELLA NAZIONE
RE D'ITALIA

Visto l'art. 2 della legge 15 agosto 1858; Visto il Decreto in data 12 dello scorso settembre ; Considerando quanto siansi accresciute le incumbenze d'uffizio affidate al Nostro Consolato in Malta in seguito agli avvenimenti politici successi in Italia ;

Sulla proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri, incaricato di reggere il Ministero degli Affari Esteri ;

Abbiamo decretato e decretiamo quanto segue :

Articolo unico.

Presso il Nostro Consolato in Malta sarà pure destipato un Vice-Console di prima categoria a cui verrà corrisposto l'assegno locale di L. 2,500.

Ordiniamo che il presente Decreto, munito del Sigillo dello Stato, sia inserto nella raccolta ufficiale

VOL. II.

130

delle leggi e dei decreti del Regno d'Italia, mandando a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare. Dato in Torino addì 22 dicembre 1861.

VITTORIO EMANUELE

Registrato alla Corte dei conti addì 27 dicembre 1861

Reg. 18 Atti del Governo a c. 250. Wehrlin.

Luogo del Sigillo. V. П Guardasigilli MIGLIETTI.

RICASOLI

N. 390.

REGIO DECRETO che aumenta il ruolo ordinario dei Procuratori esercenti presso il Tribunale di prima istanza di Arezzo.

26 dicembre 1861

VITTORIO EMANUELE II

PER GRAZIA DI DIO E PER VOLONTÀ DELLA NAZIONE

RE D'ITALIA

Visto l'art. 1 del Regolamento pei Procuratori di Toscana in data 2 settembre 1839;

Considerato che per la cresciuta popolazione, e per l'aggregazione di nuovi Comuni al Compartimento Aretino torna utile sia aumentato il numero dei Procuratori stabilito presso il Tribunale di prima instanza di Arezzo dall'art. 1 del succitato Regolamento ;

Sulla proposta del Nostro Guardasigilli Ministro di Grazia e Giustizia e dei Culti;

Abbiamo decretato e decretiamo quanto segue:

Articolo unico.

Il Ruolo ordinario dei Procuratori esercenti presso il Tribunale di prima instanza di Arezzo fissato a venticinque dall'art. 1 del Regolamento pei Procuratori di Toscana in data 2 settembre 1839, è recato al numero di trenta.

Ordiniamo che il presente Decreto, munito del Sigillo dello Stato, sia inserto nella raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti del Regno d'Italia, mandando a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare. Dato a Torino addì 26 dicembre 1861.

REGIO DECRETO che stabilisce la cessazione del corso ed il ritiramento e cambio delle monete erose in circolazione nelle Provincie dell' Emilia, delle Marche e dell' Umbria.

22 dicembre 1861

VITTORIO EMANUELE II

PER GRAZIA DI DIO E PER VOLONTÀ DELLA NAZIONE

RE D'ITALIA

Veduta la legge 30 giugno 1861, n.° 73, colla quale

fu ordinato il ritiro delle monete erose circolanti nelle Provincie dell'Emilia, delle Marche e dell'Umbria, ed il cambio delle medesime colle nuove monete di bronzo create colla legge 20 novembre 1859, n.o 3773;

Veduto il Decreto Regio 17 luglio 1864, n.o 114, con cui le dette nuove monete di bronzo furono dichiarate in corso legale dal 1.° agosto dello stesso anno in tutte le Provincie del Regno;

Sulla proposizione del Ministro Segretario di Stato per gli Affari d'Agricoltura, Industria e Commercio, di concerto con quello delle Finanze;

Abbiamo ordinato ed ordiniamo quanto segue:

Art. 1.

Le monete erose attualmente in circolazione nelle Provincie dell'Emilia, delle Marche e dell'Umbria, eccettuate quelle di cui all'articolo 4 del presente Decreto, a partire dal giorno 16 gennaio 1862, non saranno più ricevute nelle pubbliche casse e potranno quindi essere respinte dal corso commerciale e dai particolari. Art. 2.

Dal giorno 2 a tutto il giorno 15 gennaio 1862 sarà aperto il cambio delle deite monete con quelle di bronze create colla legge 20 novembre 1859, n.o 3773, in tutte le Tesorerie di Circondario delle suindicate Provincie, e presso tutte quelle altre casse e quegli altri uffici e stabilimenti pubblici, che verranno con apposito manifesto designati dal Ministero delle Finanze.

Art. 3.

La valuta erosa a sistema decimale di lira o franco sarà concambiata a valore nominale.