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I capi di tali direzioni, comandi, ecc., conformandosi strettamente alle istruzioni ed agli ordini dell'intendente generale o del suo capo di stato maggiore, dirigono con piena autorità, entro questi limiti, i servizi di loro spettanza.

Intendenza l'armata.

L'intendente d'ar

14. Attribuzioni dell'intendente d'armata. mata, pur conformandosi alle direttive dell'intendente generale, è responsabile verso il comandante della propria armata della opportuna e sufficiente provvista di mezzi necessari all'armata e degli sgomberi sulle retrovie.

Perciò deve tenersi in costante relazione col comandante e col capo di stato maggiore dell'armata, per rendersi perfetto conto del modo di svolgersi delle operazioni, ed opportunamente prevederne le conseguenze ed i bisogni, e provvedervi in tempo.

Deve inoltre tenere informato il comandante, od il capo di stato maggiore dell'armata, sulla situazione dei servizi, affinchè il comandante stesso possa averne norma nel prendere le sue decisioni.

Gli incombe una personale iniziativa per tutto ciò che riflette le modalità e la misura dell'esecuzione:

egli stabilisce quindi come debbasi mantenere il legame fra i servizi di la linea e quelli di 2a linea; come debbansi sfruttare le risorse locali, proponendo al comandante dell'armata la delimitazione delle zone di alimentazione fra i vari corpi d'armata; vigila al regolare funzionamento del servizio di tappa ed all'incetta delle risorse locali nelle zone attigue a tale linea; dispone per lo impianto, formazione e spostamento degli stabilimenti avanzati, degli intermedi e di quelli di tappa.

L'intendente d'armata è in relazione di servizio col comandante dell'armata e coll'intendente generale:

dal primo riceve quegli ordini e le notificazioni, circa le operazioni dell'armata, che gli sono necessari per prendere in tempo le conseguenti disposizioni; dal secondo riceve le direttive ed istruzioni del caso per il funzionamento del servizio trasporti e tappe, il rifornimento degli approvvigionamenti e l'andamento amministrativo e tecnico dei servizi da lui dipendenti.

L'intendente d'armata deve attenersi alle direttive dell'intendente generale, salvo quando le circostanze, o gli ordini del proprio comandante, glielo impediscono; in tal caso deve riferire all'intendente generale intorno al proprio operato.

L'intendente d'armata dirige all'intendente generale tutte le richieste di ciò che abbisogna e a cui non può direttamente provve▪

dere; si rivolge direttamente al Ministero della guerra quando è a ciò autorizzato, o quando la necessità glielo imponga.

Quando un'armata opera in un teatro di guerra separate da quello del rimanente dell'esercito e con azione affatto indipendente, il suo intendente, ha le medesime attribuzioni dell'intendente generale.

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15. Del capo di stato maggiore dell'intendenza d'armata. II capo di stato maggiore dell'intendenza d'armata ha in questa doveri ed attribuzioni analoghe a quelle che ha il capo di stato maggiore dell'intendenza generale in quest'ultima.

Inoltre egli riceve e coordina le richieste e proposte dei direttori dei servizi dell'armata per i trasporti e movimenti sulle linee di tappa di stabilimenti e convogli, e, presi gli ordini dall'intendente d'armata, ne dà comunicazione alla direzione trasporti e tappe.

Sono infine di sua particolare spettanza e dovranno formare oggetto di attiva sua cura le disposizioni da prendersi per la sicurezza degli stabilimenti di 2a linea e pel servizio di polizia.

La sicurezza degli stabilimenti è condizione indispensabile al regolare loro funzionamento; il servizio di polizia contribuisce a tale sicurezza, e mira in pari tempo ad impedire lo spionaggio, il quale può essere attivissimo sulle retrovie, donde è meno difficile, per via indiretta, fornire informazioni al nemico.

Il capo di stato maggiore darà pertanto di volta in volta le necessarie disposizioni per una vigilanza attiva ed incessante, opportunamente impiegando i mezzi di cui dispone, ed applicando, nei modi consigliati dalle speciali circostanze di luogo e di tempo, le norme pel servizio di sicurezza delle truppe e per quello delle sezioni di carabinieri reali indicate dal servizio in guerra, parte I. AI capo di stato maggiore dovranno quindi far capo le eventuali proposte al riguardo dei singoli capi di servizio.

16. Stato maggiore dell'intendenza d'armata e sua ripartizione. Ogni armata ha un'intendenza d'armata, la quale comprende (1): l'intendente d'armata, lo stato maggiore, il quartier generale; e le sono assegnati un numero variabile di compagnie ferrovieri ed uno o più battaglioni di M. T. per la guardia e l'eventuale scorta agli stabilimenti di vettovagliamento.

Lo stato maggiore dell'intendenza d'armata è così ripartito:
ufficio del capo di tato maggiore;
direzione di sanità d'armata;

direzione di commissariato d'armata;
direzione d'artiglieria d'armata;
direzione del genio militare d'armata;

(1) Vedi tomo I.

direzione di veterinaria d'armata;

direzione trasporti e tappe d'armata ;
comando dei CC. RR. d'armata;

direzione genio civile d'armata;
direzione postale d'armata;

commissariato telegrafico d'armata;
delegazione della Croce rossa (1).

17. Dei capi di servizio presso l'intendenza d'armata. Gli ufficiali ed i funzionari facenti parte dell'intendenza d'armata nelle qualità di capi delle predette direzioni, comandi e delegazioni sono tutti capi servizio e, come tali, hanno la firma e quindi responsabilità propria.

Però essi debbono conformarsi strettamente agli ordini ed alle istruzioni che ricevono dal loro intendente d'armata, o dal capo di stato maggiore.

Entro tali limiti essi sono tenuti responsabili del buon andamento del servizio loro affidato.

Nel rivolgere al capo di stato maggiore dell'intendenza d'armata le richieste dei trasporti per ferrovia (specialmente per quanto riguarda il vettovagliamento ed il servizio di sgombero degli ammalati), i direttori dei singoli servizi debbono sempre specificare la quantità di materiali, di derrate o di uomini da trasportare: le località di scarico, se si tratta di materiali o di derrate, e quelle di carico e successivo scarico se si tratta di uomini.

18.

Norme per la corrispondenza.

Tutti i comandi e tutte le direzioni, i cui titolari hanno la firma, debbono avere il proprio protocollo.

Gli ordini emanati dall'intendenza generale e che contengono concetti direttivi per i vari servizi, sono compilati dall'ufficio del capo di stato maggiore o dalle sezioni interessate e sono indirizzati agli intendenti d'armata, affinché questi dispongano verso i loro organi subordinati e possa così mantenersi l'andamento di tutti i servizi, in rapporto con le norme generali che devono reggerli.

In ogni specialità di servizio, i capi servizio dell'intendenza generale e dell'intendenza d'armata corrispondono direttamente fra loro e con quelli addetti alle truppe:

a) per provvedimenti d'urgenza che non ammettono dilazione ciò riguarda specialmente le direzioni trasporti e tappe, per la preparazione e la effettuazione dei trasporti strategici, e le dire

(1) Presso una delle armate, anziché il delegato generale della Croce rossa, si trova quello del S. M. O. di Malta.

zioni di commissariato e di sanità, pel giornaliero vettovagliamento dei grandi reparti e lo sgombero giornaliero degli ammalati;

b) per provvedimenti relativi all'esecuzione di ordini già dati, come pure riguardanti particolari tecnici interni dei singoli servizi. Possono pure corrispondere direttamente fra loro i direttori dei vari servizi, nell'interno delle intendenze, per provvedimenti relativi all'esecuzione di ordini ricevuti.

Ogniqualvolta gli ordini e gli accordi passano direttamente fra i direttori sopradetti, tosto ne deve essere informato il superiore immediato.

Gli ordini dell'intendente d'armata che possono interessare diret. tamente tutti i servizi delle truppe sono comunicati ai comandi di corpo d'armata (ufficio del capo di stato maggiore).

Stabilimenti pel funzionamento dei servizi logistici.

Gli stabilimenti si distinguono in stabilimenti di 1a e 2a linea e in stabilimenti di riserva (1). Gli stabilimenti di 2a linea comprendono stabilimenti avanzati e depositi centrali.

L'insieme degli stabilimenti di la e 2a linea costituisce gli stabilimenti di campagna. Eventualmente si hanno anche stabilimenti intermedi e stabilimenti di tappa.

Stabilimenti di la linea.

19. Se ne tratta diffusamente nel capo II del presente regolamento (2).

In riassunto, gli stabilimenti di la linea nelle armate con servizi su carreggio ordinario comprendono :

stabilimenti di sanità;

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sezioni di sanità assegnate alle divisioni di fanteria, di cavalleria ed ai corpi d'armata;

ospedaletti da campo (carreggiati o someggiati) assegnati organicamente ai corpi d'armata ;

ospedali da campo assegnati eventualmente ai corpi d'armata stessi.

(1) Vedasi il precedente n. 7.

(2) Vedasi anche la nota 1 al precedente n. 2.

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sezioni panattieri con forni « Weiss »;

parco viveri di corpo d'armata;

magazzini eventuali corpo d'armata e divisione.

22. Stabilimenti d'artiglieria comprendono:

colonna munizione per gruppo alpino;

con sal

colonna munizioni divisionale e per truppe suppletive;
colonna munizioni per divisione di cavalleria;

parco d'artiglieria di corpo d'armata.

23. Stabilimenti del genio comprendono:

parco del genio di corpo d'armata.

Nelle armate con servizi su carreggio automobile gli stabilimenti di la linea sono, in massima, gli stessi ora indicati, con le varianti di cui ai numeri dal 100 al 105 del presente regolamento.

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Stabilimenti di 23 linea.

24. Generalità. In ogni armata gli stabilimenti di 2a linea sono posti a disposizione della rispettiva intendenza d'armata e destinati a rifornire gli stabilimenti di la linea ed a completarne l'azione.

Gli stabilimenti di 2a linea si dividono (come fu accennato al precedente n. 7) in due grandi scaglioni:

stabilimenti avanzati;

depositi centrali.

Vi è uno stabilimento avanzato ed un deposito centrale per ogni specialità di servizio (sanitario, vettovagliamento, vestiario ed equipaggiamento, artiglieria, genio, veterinario, automobilistico).

In massima lo stabilimento avanzato provvede direttamente al rifornimento degli stabilimenti di la linea e si rifornisce o facendosi spedire il materiale dal deposito centrale, od incettandolo dalle risorse locali o facendolo affluire dagli stabilimenti di tappa.

Ogni qualvolta però sia possibile e conveniente, il rifornimento degli stabilimenti di la linea è fatto direttamente dai depositi centrali.

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