COMMENTARIO DELLE LEGGI DESUNTO DALLE ESPOSIZIONI DEI MOTIVI, DAI RAPPORTI DELLE COMMISSIONI, E DALLE DISCUSSIONI SEGUITE NEL PARLAMENTO RACCOLTA COMPLETA DELLE LEGGI ODLEIAN 21 FEB 1972 LIBRARY Proprietà letteraria. TIPOGRAFIA NAZIONALE DI G. BIANCARDI E COMPAGNI. Via del Fieno, N. 8. AI MIEI LETTORI. so di noi tutti sentito e Il bisogno di un'opera, la quale tendesse a chie la lettera e lo spirito delle leggi, che vengono tuttodì pubblicandosi, era principalmente da coloro, che giornalmente vi debbono ricorrere ed a cui è mandato l'importante ufficio di applicarle e far eseguire, accadendo bene spesso che dal testo della legge non si possa abbastanza conoscere ed apprezzare l'intenzione e lo scopo che il legislatore si prefiggeva, e quindi che il dubbio e l'ambiguità debilitino l'efficacia della legge stessa nelle pratiche sue applicazioni. Nell'intendimento di soddisfare a questo bisogno, partendo dalla considerazione che la più sicura guida per la facile e piena intelligenza di una legge sia lo studio, e dei motivi sui quali essa si fonda, e delle discussioni di cui è il risultato, che ci svelano la mente del legislatore ed il fine che esso si propose, intrapresi la pubblicazione di questo Commentario, nel quale procurai che venisse appalesata questa, direi, ragione filosofica delle leggi, ricercandola nell'esposizione dei motivi fatta dal Governo, nelle relazioni delle Com'missioni è segnatamente nelle discussioni seguite nelle Camere legislative. Vi fu taluno, il quale sostenne che allorquando sorge controversia avanti i tribunali sul senso di una sposizione di legge si abbia quella a decidere colle parole stuali della medesima, e non si debba punto aver riguaraʊ, nè si possa dar preferenza alle opinioni espresse nel Parlato per quanto rispettabili esse siano. Ma a dimostrare la fallacia di que'opinione, e a far conoscere l'importanza e l'influenza che ercitano le discussioni seguite nel seno di un corpo legisivo per l'intelligenza ed interpretazione delle leggi, basta il citare un giudicato della Corte di Cassazione di Francia col quale si risolveva una gravissima questione sul regime dotale all'appoggio sostanzialmente di questo riflesso: «Attendu qu'il résulte du procès-verbal de la » discussion du Code civ. que les auteurs de ce Code » ont voulu maintenir le régime dotal etc. » (1) Da questo non voglio già inferirne che si debba nell'interpretazione di una disposizione qualunque di legge seguire un' isclata opinione emessa nel Parlamento da un individuo, quantunque sia la medesima stata in silenzio accolta dal corpo legislativo innanzi a cui fu proferta, ma intendo invece che questa interpretazione si abbia a ricavare dall'assieme di una. discussione, riconoscendo che da esso solo può desumersi la vera mente del legislatore, ed avere così una sicura norma per la interpretazione e l'applicazione della legge. Il Commentario che in questo senso ho impreso a pubblicare entra già nel quart' anno di sua vita, ed incoraggiato io dalla lusinghiera accoglienza che ebbero le mie fatiche, e confortato dall'esperienza, proseguirò alacremente nell'arduo proposito, ed a fine di raggiungere viemmaggiormente quello scopo di pubblica utilità cui mirava nell'intraprenderne la pubblicazione e assecondare in pari tempo il voto di varii distinti giureconsulti, che gentilmente mi furono larghi dei loro consigli, procurerò di raccogliere con ogni diligenza ed accuratezza possibile tutti i documenti della (1) V. Journal du Palais, 1 fév. 1819, aff. Molinaud c. Soudanaz. |